Cronaca 23 giugno 2021, 18:00

UGL: "Il divario tra rappresentanti e rappresentati"

UGL: "Il divario tra rappresentanti e rappresentati"

Riceviamo e trasmettiamo integralmente la dichiarazione dei rappresentanti di UGL FNA Mantova

"Stiamo vivendo un'epoca assurda.

L'epoca nella quale, un interesse non del tutto chiaro sta prevaricando

l'interesse per una collettività che chiede, e pretende risposte ed interventi.

Noi di UGL FNA, rappresentanti sindacali, segreteria regionale, segreteria

nazionale, stiamo vivendo con febbricitante attesa il districarsi di una

matassa che di equo, solidale, SINDACALE e giusto non ha nemmeno

l'ombra.

Poco meno di un mese fa, nella vicina azienda ospedaliera di Peschiera del

Garda, le rappresentanze sindacali ed i lavoratori tutti hanno potuto votare

in totale sicurezza e totale serenità. Il fatto che la nostra Organizzazione

Sindacale abbia avuto la maggioranza dei consensi ci rende fieri ed

orgogliosi dei colleghi freschi di elezione, e sicuramente può spaventare

qualcuno che non vorrebbe questo risultato anche a casa nostra , nascosto

dietro becere ripercussioni e puerili rivendicazioni, il più bel diritto, il più

umano e democratico di tutti, è ancora una volta additato come semplice

vezzo di una sigla, che con zelo, impegno, dedizione e vocazione, ha

raccolto tanti consensi di colleghi, quante invidie di detrattori.

E questo, a noi, lavoratori e rappresentanti di sigla, potrebbe anche andare

bene.

Ma quando esso lede il benessere delle decine e decine di nostri iscritti, dei

colleghi che ogni giorno rinnovano la loro fiducia ed il loro vitale sostegno

alla causa di un sindacato che vive coi lavoratori e per i lavoratori,

dedicando tutta la loro forza, la loro voglia di cambiamento e la rabbia per

una categoria che, quando serve diventa ESSENZIALE, e quando grida,

diventa muta, allora la voce di chi è stato scelto per rappresentarli non può

che diventare ancora più forte, alzandosi sopra il brusio di incoerenza che

ormai sembra essere regola. Volendo aggiungere danno alla beffa , il giorno 15 giugno scorso, alcune

sigle presenti in APAM, hanno indetto una assemblea informativa,

assemblea fortemente voluta pur sapendo che la maggior parte di colleghi

erano assenti per il piano ferie già in atto, o peggio fuori servizio per un

contratto part-time.

Credendo di poter fare il bello ed il cattivo tempo, questi rappresentanti,

che rappresentano forse soltanto il loro ego, sono stati fortemente

contestati dai lavoratori tutti, compresi dei membri appartenenti alla loro

stessa sigla.

Ma come dare loro torto? Quando un sindacalista si permette di chiamare

dei propri colleghi “LADRI", allora si capisce il distacco morale ed umano

venutosi a creare in questi mesi di puerile e sterile lotta tra sigle diverse.

Ed in questa lotta , ovviamente, gli unici a rimetterci sono i lavoratori

stessi, che tre anni fa hanno voluto porre in loro una fiducia ed un onere

che palesemente non è stato rispettato ed onorato.

E per questo la nostra domanda sorge spontanea, come farsi rappresentare,

da chi non ci rappresenta più?

La nostra forza, è ciò che fino ad oggi ci ha contraddistinto, in una palude

di sigle ormai ancorate solo al loro nome, ormai talmente distaccate dai

reali problemi dei loro colleghi, da risuonare come anacronisticamente

false. Ed ancora, nonostante tutto ci troviamo senza il diritto di poter

esprimere un velocissimo, bellissimo, semplicissimo voto.

Il tutto celato dietro il velo di una scelta democratica, che di democratico

ha solo l'assurdità di potersi definire tale. Rappresentata da una

commissione elettorale chiusa e trincerata dietro un muro di sorrisi, che

nonostante le richieste di ripensamento e di delucidazioni ha optato senza

alcun tipo di ripensamento di causa, vista la finalmente migliore situazione

dei contagi di rimandare il tutto quasi al mese di ottobre prossimo.

Come può il sacrosanto diritto al voto, essere deciso, senza alcuna ragione

di legittimità, da persone che scelte dai lavoratori loro colleghi, non ne

rispettano la volontà?

Ma ormai il tempo è passato. Si presenta davanti a noi una nuova estate che speriamo ed auguriamo a

tutti i nostri colleghi ed iscritti, possa essere un nuovo ritorno alla

normalità, un ritorno ad una vita come era prima della pandemia di SARS-CoV- 2 .

Dove noi con il nostro DOVERE ci siamo sempre stati.

Con i DIRITTI, come ormai si è palesato a tutti, ancora ci stiamo

lavorando".

Segreteria e Direttivo UGL FNA Mantova

S. RICCIO

S. LA ROCCA

N. PASOTTI

G. BRAUCCI

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