Riceviamo e trasmettiamo integralmente la dichiarazione dei rappresentanti di UGL FNA Mantova
"Stiamo vivendo un'epoca assurda.
L'epoca nella quale, un interesse non del tutto chiaro sta prevaricando
l'interesse per una collettività che chiede, e pretende risposte ed interventi.
Noi di UGL FNA, rappresentanti sindacali, segreteria regionale, segreteria
nazionale, stiamo vivendo con febbricitante attesa il districarsi di una
matassa che di equo, solidale, SINDACALE e giusto non ha nemmeno
l'ombra.
Poco meno di un mese fa, nella vicina azienda ospedaliera di Peschiera del
Garda, le rappresentanze sindacali ed i lavoratori tutti hanno potuto votare
in totale sicurezza e totale serenità. Il fatto che la nostra Organizzazione
Sindacale abbia avuto la maggioranza dei consensi ci rende fieri ed
orgogliosi dei colleghi freschi di elezione, e sicuramente può spaventare
qualcuno che non vorrebbe questo risultato anche a casa nostra , nascosto
dietro becere ripercussioni e puerili rivendicazioni, il più bel diritto, il più
umano e democratico di tutti, è ancora una volta additato come semplice
vezzo di una sigla, che con zelo, impegno, dedizione e vocazione, ha
raccolto tanti consensi di colleghi, quante invidie di detrattori.
E questo, a noi, lavoratori e rappresentanti di sigla, potrebbe anche andare
bene.
Ma quando esso lede il benessere delle decine e decine di nostri iscritti, dei
colleghi che ogni giorno rinnovano la loro fiducia ed il loro vitale sostegno
alla causa di un sindacato che vive coi lavoratori e per i lavoratori,
dedicando tutta la loro forza, la loro voglia di cambiamento e la rabbia per
una categoria che, quando serve diventa ESSENZIALE, e quando grida,
diventa muta, allora la voce di chi è stato scelto per rappresentarli non può
che diventare ancora più forte, alzandosi sopra il brusio di incoerenza che
ormai sembra essere regola. Volendo aggiungere danno alla beffa , il giorno 15 giugno scorso, alcune
sigle presenti in APAM, hanno indetto una assemblea informativa,
assemblea fortemente voluta pur sapendo che la maggior parte di colleghi
erano assenti per il piano ferie già in atto, o peggio fuori servizio per un
contratto part-time.
Credendo di poter fare il bello ed il cattivo tempo, questi rappresentanti,
che rappresentano forse soltanto il loro ego, sono stati fortemente
contestati dai lavoratori tutti, compresi dei membri appartenenti alla loro
stessa sigla.
Ma come dare loro torto? Quando un sindacalista si permette di chiamare
dei propri colleghi “LADRI", allora si capisce il distacco morale ed umano
venutosi a creare in questi mesi di puerile e sterile lotta tra sigle diverse.
Ed in questa lotta , ovviamente, gli unici a rimetterci sono i lavoratori
stessi, che tre anni fa hanno voluto porre in loro una fiducia ed un onere
che palesemente non è stato rispettato ed onorato.
E per questo la nostra domanda sorge spontanea, come farsi rappresentare,
da chi non ci rappresenta più?
La nostra forza, è ciò che fino ad oggi ci ha contraddistinto, in una palude
di sigle ormai ancorate solo al loro nome, ormai talmente distaccate dai
reali problemi dei loro colleghi, da risuonare come anacronisticamente
false. Ed ancora, nonostante tutto ci troviamo senza il diritto di poter
esprimere un velocissimo, bellissimo, semplicissimo voto.
Il tutto celato dietro il velo di una scelta democratica, che di democratico
ha solo l'assurdità di potersi definire tale. Rappresentata da una
commissione elettorale chiusa e trincerata dietro un muro di sorrisi, che
nonostante le richieste di ripensamento e di delucidazioni ha optato senza
alcun tipo di ripensamento di causa, vista la finalmente migliore situazione
dei contagi di rimandare il tutto quasi al mese di ottobre prossimo.
Come può il sacrosanto diritto al voto, essere deciso, senza alcuna ragione
di legittimità, da persone che scelte dai lavoratori loro colleghi, non ne
rispettano la volontà?
Ma ormai il tempo è passato. Si presenta davanti a noi una nuova estate che speriamo ed auguriamo a
tutti i nostri colleghi ed iscritti, possa essere un nuovo ritorno alla
normalità, un ritorno ad una vita come era prima della pandemia di SARS-CoV- 2 .
Dove noi con il nostro DOVERE ci siamo sempre stati.
Con i DIRITTI, come ormai si è palesato a tutti, ancora ci stiamo
lavorando".
Segreteria e Direttivo UGL FNA Mantova
S. RICCIO
S. LA ROCCA
N. PASOTTI
G. BRAUCCI